La piscina è sinonimo di divertimento e relax, ma è importante che sia altrettanto sinonimo di sicurezza e igiene: per questo è fondamentale un costante trattamento delle acque, per combattere la contaminazione di batteri, alghe e residui vari che quotidianamente si depositano e mantenere sempre alto il livello di sanificazione.

Esistono diversi metodi di disinfezione dell’acqua per le piscine interrate, che variano per tipologia di prodotti utilizzati e frequenza di intervento.

  1. Cloro

Il cloro distrugge in maniera diretta batteri e virus che si formano nelle acque della piscina, ma deve essere controllato periodicamente, almeno ogni 2 settimane.
Viene utilizzato principalmente sotto forma di:

  • Pastiglia (o più comunemente detta pastiglione)
  • Granulare
  • Liquido

La forma della pastiglia è la più diffusa perchè più facile e veloce da utilizzare (le più consigliate sono quelle a lenta dissoluzione), mentra la forma liquida è quella tipica utilizzata nelle piscine pubbliche, che è anche la forma più voluminosa e ingombrante e richiede un sistema di dosaggio automatico.

  1. Elettrolisi

Questo metodo si basa sulla trasformazione elettrolitica del sale in cloro: è meno nocivo per la pelle e l’ambiente, perché non prevede l’immissione di prodotti chimici nella piscina. Il processo è guidato da una centralina che controlla costantemente l’acqua e interviene automaticamente in caso di valori fuori norma.

Tra i vantaggi di questo metodo:

  • la riduzione dell’utilizzo di prodotti chimici
  • l’automatismo del processo di disinfezione
  • i bassi costi di gestione
  1. Bromo

Il bromo viene utilizzato sottoforma di pastiglie e non perde di efficacia anche ad alte temperature (motivo per cui è utilizzato con successo anche nelle SPA).
Riduce l’irritazione di pelle e mucose, non scolora nè produce odori sgradevoli, ma ha un’azione ossidante minore: motivo per cui è utile alternare a questo metodo la disinfezione a base di cloro, per limitare la formazione di microrganismi. Inoltre il bromo si può utilizzare solo attraverso un dosatore a lambimento e presenta costi più elevati.

  1. Ozono

La disinfezione a base di ozono è uno dei metodi con il più elevato potere ossidante, capace di agire efficacemente contro batteri, alghe e virus.
Tuttavia l’ozono è un gas molto instabile (che deve essere creato nel luogo e nel momento in cui serve): questo è uno degli svantaggi principali di questo metodo, per cui si consiglia di affiancare sempre, sebbene in dosi molto minori, l’utilizzo del cloro nel trattamento complessivo delle acque della piscina.

  1. Raggi UV

La sterilizzazione tramite raggi UV è uno dei metodi di disinfezione più moderni.
L’azione battericida viene svolta dalla luce ultravioletta emessa dalle lampade durante i cicli di funzionamento della filtrazione della piscina.
Questo metodo è ecologico ed è in grado di eliminare in maniera definitiva il 99% dei batteri e delle alghe presenti nelle acque: l’installazione è facile, ma richiede ricambi periodici delle lampade e una maggiore manutenzione dell’impianto.
Qual è il più adatto a te?

Scegliere qual sia il metodo di disinfezione più adatto alla tua piscina e alle tue esigenze non è sempre facile: se ti affidi ad Irriflor potrai contare sul consiglio di una squadra di esperti nella vendita di prodotti per la manutenzione delle piscine e su un servizio affidabile di manutenzione ordinaria e straordinaria della piscina.

Contattaci per saperne di più e richiedere un preventivo senza impegno.